Le analisi sull'importanza e il ruolo chiave dei tifosi nel calcio partono nel 2007 con il ''Libro bianco sullo sport'' e con ''Comunicazione sullo sport'' del 2011, emessi dalla Commissione Europea, che esprimevano il loro sostegno al cammino verso la good governance nel calcio ed il coinvolgimento dei tifosi in particolare. Su questa via, nel 2009 Supporters Direct svolge un'analisi su calcio europeo ''What is the feasibility of a Supporters direct Europe?'' con cui comincia la collaborazione con la CE e la UEFA.
Documentazione Supporters Direct
In Italia, dallo studio condotto dalla Supporters Direct su input dell’UEFA, è emerso che gli appassionati italiani ignorano quasi completamente la possibilità di partecipare alla vita del proprio club e soprattutto il tifoso italiano si identifica solamente con la propria “squadra” e non con il proprio “club”. Tale distanza, se non superata, non potrà che allontanare ulteriormente l’Italia dagli altri Paesi Europei più all’avanguardia: Germania, Inghilterra, Spagna. Da questo studio, partito nel 2007, la UEFA e la Commissione Europea hanno rinnovato la collaborazione con Supporters Direct finanziando nel periodo Marzo 2012 - Giugno 2013 il progetto "Improving Football Governance through Supporter Involvement and Community Ownership" il cui obbiettivo è di migliorare la situazione complessiva del calcio europeo attraverso il coinvolgimento ''attivo'' delle tifoserie nei processi decisionali dei Club.
Da queste esperienze nasce quindi il Trust la cui struttura italiana richiama il modello tedesco. Un' associazione che, garantita una rappresentanza democratica, partecipa al capitale sociale di una società di capitali.
I principi ispiratori dei Trust:
• Democraticità
• Assenza di scopo di lucro (no profit)
• Di proprietà e gestiti dai tifosi
• Focalizzati sulla comunità
• Giuridicamente riconosciuti ed a responsabilità limitata
• Non esclusivi
• Responsabili, trasparenti ed aperti
• Potenti abbastanza da influenzare e perfino aiutare la gestione dei club
• Flessibili abbastanza da poter operare con 100, 1.000, 10.000 o più membri.
Fino al 1998, tutti i club di calcio tedeschi sono stati strutturati come e.Vs, di proprietà dei loro soci e gestiti da rappresentanti democraticamente eletti. Le entrate generate dalle e.Vs devono, per legge, essere investite nuovamente dentro l'organizzazione (in questo caso, la squadra di calcio). Oltre ad una tradizione di cooperazione, molte squadre di calcio tedesche sono state create come 'sezioni' di club polisportivi, come avviene in molti paesi europei. Dal 1998, i club hanno stabilito di integrare le loro sezioni calcistiche professionistiche in società per azioni esterne a responsabilità limitata, separate dal 'club sponsor', aprendo a sponsor presenti ora nei club con partecipazioni di minoranza.