Supporters Trust

Supporters Trust

Il concetto di “Azionariato Popolare” nasce in Spagna, quando i club in tutta Europa avevano la forma giuridica di “associazioni sportive”. Successivamente, negli anni ’80, tali associazioni sono state via via trasformate in “società di capitali” al fine di facilitare l’accesso al credito ad un sistema calcio sempre più improntato al business.

Unico Paese a livello Europeo che ha consentito il mantenimento di una forma giuridica associativa per quei club che potessero vantare una solida struttura finanziaria è stata la Spagna. Da qui la cosiddetta forma “tradizionale” di Azionariato Popolare che presentano oggi club come Real Madrid, Barcellona, Atletico Bilbao e Osasuna con una partecipazione diretta dei cosiddetti socios al club secondo logiche associative (prima fra tutte “una testa = un voto”).
A partire dalla fine degli anni ’90 però – con lo sviluppo soprattutto in Germania dei primi concetti di fair play finanziario – accanto ad una regolamentazione più rigorosa per una gestione economico/patrimoniale e finanziaria equilibrata e sana delle società di calcio, si è affacciata per prima l’idea della costituzione di supporters trust (fondi di tifosi) che potessero partecipare direttamente all’azionariato dei club. Ciò con il duplice scopo di:

-radicare maggiormente il club all’interno del suo tessuto sociale, tutelando e responsabilizzando maggiormente la parte “sana” del tifo (esisteva in Germania un notevole problema di violenza nel calcio)

-sviluppare tutta quella “economia indotta” generabile dal club attraverso uno stretto contatto ed un rapporto diretto con i propri sostenitori (elemento questo ancor più importante in un sistema calcio che abbracciava per primo le sane ma anche rigide regole del fair play finanziario in un contesto europeo ancora basato sul debito e/o sulla capacità patrimoniale degli azionisti di riferimento).

Attualmente in Europa molti dei i principali club calcistici hanno già un’anima di “Azionariato Popolare”, avendo da tempo compreso l’evidente risorsa economica e sociale rappresentata dall'amore incondizionato dei propri tifosi, elemento certo attorno al quale costruire un Progetto di crescita e sviluppo serio che possa assicurare prosperità e continuità alla propria bandiera nel tempo.
Principali esempi sono:

• Barcellona, Real Madrid, Atletico Bilbao e Osasuna in Spagna;

• Bayern Monaco, Werder Brema, Amburgo, St Pauli in Germania, 1.Union Berlin;

• Sporting Lisbona e Benfica in Portogallo;

• Arsenal, FC United of Manchester, AFC Wimbledon, Swansea City FC in UK

• Nantes in Francia

• Aris Salonicco, Panathinaikos in Grecia

Inghilterra

In Inghilterra dal 1997 ad oggi sono nati già oltre 160 Supporters Trust che collaborano direttamente con la Supporters Direct e l’Uefa al fine di sviluppare questa forma di gestione sana e democratica delle società in un sistema calcio locale oggi particolarmente in difficoltà a causa dell’elevato impatto avuto dalla crisi finanziaria mondiale su clubs mediamente troppo indebitati.

MODELLO TEDESCO/INGLESE

MODELLO SPAGNOLO

Nota Spagna: il grafico fa riferimento esclusivamente al modello rappresentato da Real Madrid, Barcellona, Osasuna, Atletico Bilbao. Tutti gli altri club spagnoli con un'anima di azionariato popolare, essendo diventati anch'essi, negli anni '90, società di capitali, presentano un modello speculare a quello tedesco (ed oggi anche a quello inglese).

Nota Germania: In particolare in Germania la stessa legislazione nata nella seconda metà degli anni '90 in materia sportivo/calcistica ha favorito la crescita di Trust di tifosi, via via diventati azionisti di riferimento o addirittura unici proprietari del club (Bayern Monaco 80%, Amburgo 100%, St. Pauli 100% etc)
Le analisi sull'importanza e il ruolo chiave dei tifosi nel calcio partono nel 2007 con il ''Libro bianco sullo sport'' e con ''Comunicazione sullo sport'' del 2011, emessi dalla Commissione Europea, che esprimevano il loro sostegno al cammino verso la good governance nel calcio ed il coinvolgimento dei tifosi in particolare. Su questa via, nel 2009 Supporters Direct svolge un'analisi su calcio europeo ''What is the feasibility of a Supporters direct Europe?'' con cui comincia la collaborazione con la CE e la UEFA.

Documentazione Supporters Direct
In Italia, dallo studio condotto dalla Supporters Direct su input dell’UEFA, è emerso che gli appassionati italiani ignorano quasi completamente la possibilità di partecipare alla vita del proprio club e soprattutto il tifoso italiano si identifica solamente con la propria “squadra” e non con il proprio “club”. Tale distanza, se non superata, non potrà che allontanare ulteriormente l’Italia dagli altri Paesi Europei più all’avanguardia: Germania, Inghilterra, Spagna. Da questo studio, partito nel 2007, la UEFA e la Commissione Europea hanno rinnovato la collaborazione con Supporters Direct finanziando nel periodo Marzo 2012 - Giugno 2013 il progetto "Improving Football Governance through Supporter Involvement and Community Ownership" il cui obbiettivo è di migliorare la situazione complessiva del calcio europeo attraverso il coinvolgimento ''attivo'' delle tifoserie nei processi decisionali dei Club.

Da queste esperienze nasce quindi il Trust la cui struttura italiana richiama il modello tedesco. Un' associazione che, garantita una rappresentanza democratica, partecipa al capitale sociale di una società di capitali.

I principi ispiratori dei Trust:
• Democraticità
• Assenza di scopo di lucro (no profit)
• Di proprietà e gestiti dai tifosi
• Focalizzati sulla comunità
• Giuridicamente riconosciuti ed a responsabilità limitata
• Non esclusivi
• Responsabili, trasparenti ed aperti
• Potenti abbastanza da influenzare e perfino aiutare la gestione dei club
• Flessibili abbastanza da poter operare con 100, 1.000, 10.000 o più membri.

Fino al 1998, tutti i club di calcio tedeschi sono stati strutturati come e.Vs, di proprietà dei loro soci e gestiti da rappresentanti democraticamente eletti. Le entrate generate dalle e.Vs devono, per legge, essere investite nuovamente dentro l'organizzazione (in questo caso, la squadra di calcio). Oltre ad una tradizione di cooperazione, molte squadre di calcio tedesche sono state create come 'sezioni' di club polisportivi, come avviene in molti paesi europei. Dal 1998, i club hanno stabilito di integrare le loro sezioni calcistiche professionistiche in società per azioni esterne a responsabilità limitata, separate dal 'club sponsor', aprendo a sponsor presenti ora nei club con partecipazioni di minoranza.
Il modello tedesco rappresenta in questo senso il riferimento chiave delle strutture interne che i Trust italiani stanno replicando nella nostra realtà, nell'interpretazione della struttura del 50 + 1 diffusa in Germania. Tale regola impone ai club di avere come azionista di maggioranza un'associazione di tifosi e quindi impedisce di fatto ad un unico soggetto privato di controllare direttamente un club, con l'eccezione di alcune realtà profondamente legate a grandi gruppi industriali come il Vlf Wolfsburg con la Volkswagen o il Bayer 04 Leverkusen con la Bayer, la cui struttura è stata avallata dagli stessi tifosi. L' effetto del coinvolgimento attivo dei tifosi nei club ha sicuramente nelle presenze negli stadi tedeschi la sua maggiore espressione, tralasciando il Bayern Monaco che ormai dal 2006 registra il continuo sold-out del proprio impianto, l'intera Bundesliga ha fatto registrare nella stagione 2011/2012 il maggiore afflusso medio allo stadio d' Europa con 45.114 spettatori per match. Il potente e numeroso seguito ha inoltre effetti estremamente positivi sui ricavi dalle attività commerciali del club che incidono sul quasi la metà dei ricavi complessivi e consentono alle società vincoli minori rispetto ad esempio ai club italiani fortemente legati a diritti TV, la cui entità, a causa delle condizioni dell' economia e della perdita di fascino del nostro campionato, è destinata a diminuire.

In un'ottica rivolta alla prossima 'austerità' derivante dal Fair Play Finanziario - si può spendere quanto si incassa - è evidente che attivare circoli virtuosi legati alla comunità è il fattore principale su cui operare.

Un esempio della struttura interna del HSV Hamburg
Sebbene il modello tedesco sia il riferimento è dalla stessa esperienza che viene dalla Germania che emerge l'assenza di un modello unico, ogni realtà e il successo di ogni iniziativa dipendono dal contesto in cui prende vita, in funzione della situazione economica, del seguito del club e anche dall'attività stessa che svolge il Trust. Iniziative e strategie hanno un filo comune, la passione dei tifosi, ma i mezzi per metterle in pratica hanno spesso forma diversa, rendendo la partecipazione 'attiva' dei tifosi in prima persona l'elemento chiave per definire le linee guida dell' associazione.

PER ESSERE COMPETITIVI DOMANI, E’ NECESSARIO AVVIARE UN RADICALE CAMBIO DI MENTALITA’ ED UN SERIO PROCESSO DI MODERNIZZAZIONE DEL SISTEMA CALCIO ITALIANO OGGI.

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